Ombre sulla Gigafactory: Tavares non scioglie le riserve

Oggi la visita del Ceo di Stellantis: sotto la lente le incertezze della transizione ecologica e la mancanza di risposte del Governo. I sindacati: “L’incontro sia auspicio per la conferma degli investimenti”
È terminata nel primo pomeriggio di oggi, 19 gennaio, la visita dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, nello stabilimento di Termoli. “La visita di Tavares a Termoli è un segnale di attenzione importante, che speriamo possa essere presto seguito dalla definitiva conferma della costruzione della Gigafactory”. Così Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Francesco Guida, segretario della Uilm di Termoli, commentano l’arrivo dell’amministratore delegato di Stellantis nella fabbrica molisana”.
Poco dopo le 15.30 il ceo del gruppo è uscito dalla fabbrica dopo una lunga mattinata trascorsa all’interno, dopo aver parlato con la dirigenza, visitato alcune linee produttive, l’area motori V6 e T4 e parlato con i sindacati. Presenti tutte le sigle, Francesco Guida della Uilm, Giovanni Mercogliano della Fismic, Giancarlo Ferrazzano della Fim-Cisl e Antonio De Carlo della Ugl. Sotto la lente la questione legata alla fattibile possibilità di creare a Termoli la terza Gigafactory dopo quelle di Germania e Francia. Una possibilità tangibile che deve essere supportata dalla politica soprattutto per quel che concerne i costi di produzione. “È importantissimo – argomentano Ficco e Guida – che Stellantis e Governo arrivino presto a siglare l’accordo per la costruzione dello stabilimento di batterie a Termoli. Deve essere chiaro, infatti, che la Gigafactory non rappresenta solo la naturale occasione di riconversione della fabbrica di motori molisana, ma un anello fondamentale per l’intera catena del valore italiana”.
“Abbiamo apprezzato – proseguono Ficco e Guida – che come di consueto Tavares abbia incontrato le rappresentanze sindacali. Vogliamo però approfondire tutti i temi da lui posti, a iniziare da quelli più delicati dei costi a cui più volte ha fatto cenno. Come sindacato siamo difatti i primi interessati alla competitività delle fabbriche italiane e pensiamo che la produttività possa e debba essere perseguita nel rispetto dei diritti e delle condizioni di lavoro”.
“In questo primo anno di relazioni con Stellantis – concludono i sindacalisti della Uilm – sono stati stretti accordi importanti per il futuro di Melfi e di Mirafiori, ma ora chiediamo con decisione la definitiva conferma della Gigafactory nonché più in generale il disvelamento del piano industriale atteso per marzo. Anche dal Governo attendiamo però delle risposte: non solo il varo di misure strutturali di incentivo all’acquisto di auto elettriche, ma anche e soprattutto misure di sostegno agli investimenti industriali nella transizione energetica. Il settore dell’auto sta attraversando una fase difficilissima e cruciale per il futuro, l’Italia deve concorrere alla pari con le altre potenze industriali, altrimenti le ricadute economiche e occupazionali saranno altissime”.
Da parte di tutti i sindacati una posizione unitaria affinché si conosca nel brevissimo periodo la posizione di Stellantis riguardo la realizzazione della Gigafactory. Se ciò non dovesse avvenire le ricadute occupazionali per il Molise sarebbero disastrose. “Questa è una ipotesi alla quale non vogliamo pensare. Termoli ha fatto sempre il massimo. Ci hanno richiesto anche oggi di dare il massimo con un aumento del più 25% della produzione”, ha commentato Mercogliano.