A Termoli il ricordo della Polizia del Questore di Fiume Giovanni Palatucci

Alla cerimonia erano presenti Monsignor Gianfranco De Luca, il Questore Giancarlo Conticchio, il Prefetto di Campobasso Francesco Antonio Capperta, il sindaco di Termoli, Francesco Roberti e una prima elementare 

Questa mattina, 10 febbraio 2022, in occasione del 77° anniversario dalla sua morte, la Polizia di Stato ha voluto ricordare Giovanni Palatucci, ultimo Questore della Fiume italiana, morto nel 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, dove è stato deportato per aver salvato dal genocidio centinaia di ebrei italiani e stranieri.

Alla cerimonia che si è svolta a Termoli, in via Madonna delle Grazie, nelle adiacenze del Santuario della Madonna delle Grazie, officiata dal Vescovo di Termoli-Larino, erano presenti Monsignor Gianfranco De Luca, il Questore Giancarlo Conticchio, il Prefetto di Campobasso Francesco Antonio Capperta, il sindaco di Termoli, Francesco Roberti è una prima elementare. 

Nel corso dell’iniziativa è stato piantato un albero di ulivo e collocata una targa in ricordo della ricorrenza. Il giovane Commissario, nato a Montella (AV) il 31 maggio del 1909, fu reggente della Questura di Fiume dal settembre del 1943.

Un anno dopo, il 13 settembre del 1944, il funzionario di Polizia fu arrestato e deportato a Dachau, dove morì il 10 febbraio del 1945. Alla sua morte, fu seppellito in una fossa comune.

Durante la sua permanenza a Fiume come funzionario di pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci si adoperò per salvare centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali.

A Palatucci è attribuita anche la distruzione di numerosi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione, dal 1937, anno del suo arrivo a Fiume come responsabile dell’ufficio stranieri, sino al giorno del suo arresto.

Fu inoltre l’autore di una segreta azione politica e di un piano per assicurare l’italianità dell’Istria e farne un territorio indipendente.