Assoluzione di Sbrocca, Chimisso: “La politica torni a parlare dei temi”
“Quando ci si affida alle aule dei tribunali si consacra la morte definitiva della politica che deve parlare alle gente e parlare dei temi concreti”.
E’ quanto affermato dalla segretaria del circolo del Partito Democratico di Termoli, Maria Chimisso, a qualche giorno di distanza dall’assoluzione dell’ex sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca “per non aver commesso il fatto”.
Il riferimento della Chimisso è al processo che aveva visto Sbrocca imputato dopo l’esposto presentato da un altro ex primo cittadino di Termoli, Antonio Di Brino agli inizi del 2019, per una presunta incompatibilità tra le cariche di sindaco e presidente del Cosib, entrambe ricoperte da Sbrocca.
Per l’accusa, Sbrocca aveva abusato del suo ufficio nell’accettare la nomina a presidente del Consorzio Industriale Valle del Biferno: ma l’accusa è poi decaduta in sede di processo, come accertato dal tribunale di Larino.
“La politica che passa attraverso la denuncia – ha affermato la Chimisso – non solo colpisce le persone, ma va a dare un duro colpo anche alle comunità, perché si impedisce la realizzazione dei progetti che un amministratore intende portare avanti.
Sono sempre più convinta che la politica debba tornare a parlare di temi e di proposte concrete per le persone e abbandonare le aule dei tribunali.
Bisogna che le donne e gli uomini impegnati nella politica e tutti coloro che ricoprono ruoli nelle pubbliche amministrazioni si riprendano i loro compiti e che si ritorni a parlare di progetti reali per i territori di appartenenza. Se la politica continuerà a delegare alla magistratura il compito di dirimere le questioni, si continuerà a uccidere il paese.
Ritengo, invece, che si debba intraprendere il percorso della ripartenza. Quella vera. Quella che passa attraverso l’ascolto delle persone e dei loro problemi. Solo così si potrà davvero assolvere a quel ruolo di res pubblica che deve tornare ad essere della politica e di chi ne fa parte”.