Aumento dei canoni demaniali del 25%, Alleanza delle Cooperative: “E’ un salasso insostenibile”

Aumento dei canoni demaniali del 25%, Alleanza delle Cooperative: “E’ un salasso insostenibile”

C’è bagarre per l’aumento del 25% dei canoni demaniali marittimi. Il disaccordo arriva dall’Alleanza delle Cooperative che definisce “un profondo salasso insostenibile e ingiustificato con aumenti più del doppio rispetto all’inflazione che sfiora il 12%. Tempi duri per le imprese di acquacoltura e per le cooperative di pesca che operano sul suolo demaniale. Per il 2023 è previsto un adeguamento dei canoni per le concessioni demaniali marittime che segnano un aumento del +25,15%”.

Lo rende noto l’Alleanza delle Cooperative pesca nell’esprimere preoccupazione. “In base alle nuove tabelle, sottolinea la cooperazione, la misura minima del canone è di 3.377,50 contro i 2698.75 del 2022. Una corsa al rincaro, ricorda la cooperazione, partita già nel 2020 anno in cui si è passati da un importo minimo di 361,89 a 2.500 euro. Occorre invertire rotta, riducendo gli aumenti dei canoni alla luce anche del peso che devono affrontare le imprese ittiche per far fronte dell’aumento dei costi energetici”, conclude l’Alleanza.