Balneari, trovato un accordo sugli indennizzi: saranno calcolati in base ad un decreto

La decisione al termine del summit tra maggioranza e Governo che si è tenuto al Senato. Gli indennizzi saranno per tutti coloro che perderanno all’asta le concessioni per gli stabilimenti balneari
Ci saranno gli indennizzi per i balneari che perderanno le loro concessioni a seguito delle aste. E’ quanto stabilito al termine di un summit di maggioranza che si è tenuto al Senato e si tratta di una svolta importante in quella che sarà la ridefinizione delle modalità di concessioni balneari per rispettare la direttiva Bolkestein.
L’accordo raggiunto verte sul principio che chi andrà a perdere la concessione di uno stabilimento balneare dovrà ricevere un indennizzo. La modalità dell’indennizzo, però, sarà decisa attraverso un decreto ad hoc che si farà nei prossimi 6 mesi aprendo di fatto una nuova fase di trattativa tra i balneari e il Governo.
E’ stata confermata, rispetto alle prime riformulazioni discusse dal Governo e dalla maggioranza, la possibilità per i Comuni di ottenere deroghe tecniche di un anno, fino al termine del 2024, per la chiusura delle gare rispetto al termine del 2023 indicato dal Consiglio di Stato.
Si sblocca dunque l’articolo 2 sulle concessioni balneari, condizione imprescindibile per arrivare all’approvazione del disegno di legge per la concorrenza, riforma del Pnrr sulla quale il governo aveva prannunciato l’intenzione di porre la questione di fiducia in assenza di un via libera del Senato a un testo concordato entro il 31 maggio.
Una sorta di compromesso che se da un lato soddisfa la maggioranza, dall’altro lato viene bocciato come “ridicolo” dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che, appunto, parla di un “testo ridicolo e vergognoso”.
Lunedì si dovrebbe andare al voto senza la fiducia, rispettando quindi i tempi che aveva dettato il premier Mario Draghi e ribadendo la necessità di effettuare le riforme.