Caro gasolio, pescherecci restano fermi in porto: “Così è impossibile lavorare”
La decisione assunta per protestare contro l’aumento dei costi “che è del 100%. Per tutta la settimana le imbarcazioni non usciranno in mare. Mercoledì l’incontro a Roma
Costi aumentati di quasi il 100% e marineria che ha deciso di fermarsi per protestare contro aumenti che rendono insostenibile il poter lavorare.
A renderlo noto è stata l’Alleanza delle Cooperative Italiane che ha voluto mettere in evidenza come il caro gasolio sta rendendo la vita impossibile agli operatori della pesca e della piccola pesca tanto da mettere a rischio le uscite in mare.
“I costi – affermano – corrono con aumenti che sono quasi del 100% rispetto ai mesi appena trascorsi, ma tra il maltempo e le norme per la riduzione dello sforzo di pesca i giorni in mare sono sempre meno.
In queste condizioni è impossibile garantire la sostenibilità delle imprese, servono misure urgenti e indifferibili”, sottolinea il coordinamento.
Di qui la decisione: per tutta la settimana i pescherecci delle marinerie italiane non usciranno in mare. La decisione è stata presa nel corso dell’assemblea che si è tenuta a Civitanova Marche e che ha visto partecipare i rappresentanti dell’80% delle marinerie italiane.
Mercoledì le associazioni di categoria si riuniranno a Roma per cercare di trovare una quadra alla situazione che rischia di mettere sul lastrico centinaia di famiglie.