Concessioni balneari, “la nuova legge sarà una mazzata per le imprese” (L’INTERVISTA)

Il commento di Domenico Venditti, presidente del Sib Molise: “Non dà il tempo per fare gli investimenti perché le concessioni sono a breve scadenza. Ci sarà una perdita di tutto il settore turistico balneare”

Un provvedimento che cade “come un fulmine a ciel sereno” e rischia di “ammazzare l’intero comparto del turismo”. E’ quanto affermato dal presidente del Sib Molise, Domenico Venditti, all’indomani della decisione del Consiglio dei Ministri che ha approvato all’unanimità la legge che abolisce le proroghe e sancisce il meccanismo dell’asta per le concessioni demaniali.

La legge, che ricalca quanto previsto attraverso la Direttiva Bolkestein dall’Europa, è stata approvata in un colpo di scena nella tarda serata di ieri, 15 febbraio, dopo che il Consiglio dei Ministri era stato sospeso su rischia dei partiti con l’obiettivo di approfondire meglio il testo.

Nella tarda serata, invece, l’approvazione che ha lasciato totalmente di stucco il mondo dei balneari.

“Questo provvedimento cade come un fulmine a ciel sereno – ha proseguito Venditti – in quanto si era instaurato ai primi di gennaio un confronto tra i presidenti delle Regioni, i Ministri Caravaglia e Gelmini e noi rappresentanti balneari.

Era stato deciso anche di approfondire la questione attraverso un tavolo tecnico al quale avrebbero dovuto partecipare anche le associazioni di categoria e i rappresentanti di Comuni e Regioni che sono interessati dall’attuazione dei provvedimenti.

Dopo una prima seduta, però – ha proseguito Venditti – improvvisamente le cose si sono affrettate e poi abbiamo saputo della convocazione del Consiglio dei Ministri con la questione dei balneari”.

Consiglio che ha approvato una bozza di legge “di cui non siamo neanche venuti a conoscenza nonostante fosse stato concordato che il documento doveva essere revisionato prima dalle associazioni di categoria”.

Un colpo di mano che non è piaciuto al mondo balneare e che rischia di mettere seriamente in difficoltà tutto il comparto. Nel solo Molise, infatti, sono 35 le concessioni (e altrettante le aziende) che vivono del mare e che adesso rischiano di trovarsi con un pugno di mosche in mano.

“In due giorni hanno approvato una legge che noi stessi abbiamo sollecitato e che aspettavamo da 10 anni senza un minimo confronto – ha continuato Venditti – è una cosa completamente assurda.

In più la bozza non dà una prospettiva futura alle imprese che avranno dei tempi cortissimi di concessione rispetto a quelli che abbiamo adesso, con la conseguenza che non riusciranno neanche a rientrare degli investimenti se avranno a disposizione le concessioni solo per 2, 3 o 5 anni.

Ci sarà quindi una carenza di servizi e di turismo balneare che favorirà paesi come la Spagna e il Portogallo che da tempo sono usciti fuori dalla Direttiva Bolkestein e hanno prorogato le loro concessioni agli attuali gestori”. (Mic. Bev.)