Da Termoli a Roma contro il caro gasolio: “Difficile continuare così”

Sono arrivati questa mattina, 9 marzo, da diverse zone d’Italia a Roma per riunirsi in presidio a Piazza Sant’Apostoli per chiedere l’intervento del governo a sostegno della filiera della pesca, duramente colpita dagli aumenti dei carburanti. Un vero e proprio sciopero nazionale proclamato dal settore che ha visto anche una ricca partecipazione della marineria termolese. La manifestazione si unisce al fermo dei pescherecci di questa settimana che ha coinvolto molte marinerie, compresa quella di Termoli. 

 “Chiediamo aiuti e sostegni per fronteggiare il rincaro del costo del gasolio” ha spiegato la delegazione molisana composta da armatori di pescherecci attualmente fermi in porto. “Uscire in mare in queste condizioni non è più possibile – aggiungono – Se non arriveranno delle integrazioni sarà difficile continuare ad assicurare le battute di pesca. Il prezzo di vendita per il rifornimento dei motopescherecci è oggi pari ad 1,15 euro per litro.

Se pensiamo che solo un anno fa il prezzo era di 0,40 centesimo per litro, ne scaturisce come il costo del carburante per un’uscita in mare di 24 ore di un peschereccio di medie dimensioni sia passato da circa 500 euro circa a 1.400 euro”.