Domina e regala il benvenuto ai visitatori: il Castello Svevo tra mito e leggende

A dominare il centro storico della città di Termoli e a dare il benvenuto ai visitatori è il castello Svevo, insieme ai trabucchi simbolo della città. 

Da dove trae origine il suo nome? Scopriamolo insieme.

  • “castello”: in realtà in origine era una delle torri della costa adriatica utilizzate per avvistare i nemici provenienti dal mare. Questo spiega la sua posizione su un piccolo promontorio e la sua semplice struttura. Fu costruito in epoca normanna intorno al XI secolo, lì dove vi era un preesistente torrione di epoca longobarda. Molto probabilmente la dominazione longobarda aveva portato gli abitanti dei piccoli feudi presenti sul territorio, privi della protezione dei feudatari, a rifugiarsi su quel promontorio e costruire intorno ad esso un recinto fortificato per difendersi meglio. 
  • “Svevo”: da una lapide, ormai scomparsa e su cui era scritta la data 1247, gli studiosi hanno individuato in quell’anno la fine dei lavori di ristrutturazione che l’imperatore Federico II di Svevia, da cui prende il nome, fece effettuare al castello per trasformarlo in una fondamentale base difensiva a nord della sua amata Puglia. 

La sua struttura è oggi formata da due torri sovrapposte, ha una pianta quadrata con mura molto spesse, angoli disposti verso i punti cardinali e quattro torri cilindriche. In passato la sua porta era difesa da un ponte levatoio ma nel 1456, a causa del terremoto, l’intera struttura subì numerosi danni. Nel XVI secolo il castello fu destinato a carcere borbonico e da recenti operazioni di restauro sono stati scoperti disegni al carbone sulle pareti della cisterna inferiore. 

Oggi la parte superiore è usata come stazione meteorologica dell’Aeronautica mentre le varie sale interne sono luogo di mostre, rassegne musicali e, a volte, matrimoni civili.

Il castello ti introduce nell’area più antica del borgo; luci, colori e profumi tradizionali ti avvolgono facendoti sentire uno degli abitanti del luogo. La gente, particolarmente ospitale, conserva le mura delle proprie abitazioni con garbo e con gusto. La musica dei piccoli locali rende ogni esplorazione più leggera e dinamica. Gli scorci sul mare ti rapiscono ed è bello, affacciandosi sul litorale, abbandonare il pensiero e lasciarsi attraversare dall’intenso profumo di salsedine.

Romy Raccioppi