Dopo due anni di stop torna l’appuntamento con il Canto di Sant’Antonio Abate

Dopo due anni di stop torna l’appuntamento con il Canto di Sant’Antonio Abate

Appuntamento a Nuova Cliternia lunedì 16 gennaio. Canti e balli popolari per decretare l’inizio del Carnevale

Dopo due anni di stop, causa pandemia, lunedì 16 gennaio torna a Nuova Cliternia, popolosa frazione di Campomarino il tradizionale canto di Sant’Antonio Abate.

La festa sarà caratterizzata con canti e balli popolari sugli usci e tra qualche bicchiere di vino e cibaria varia allieteranno le varie vie del centro abitato.

La festa, che decreta anche l’inizio del carnevale, è organizzata scrupolosamente dal “Gruppo Madonna Grande” e tengono a sottolineare che “si cura di conservare e tramandare questa antica e bellissima tradizione per onorare Sant’Antonio Abate, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa”.

Sant’Antonio è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale, secondo una leggenda il Santo protettore degli animali discese all’Inferno per affrontare Satana e salvare alcune anime. Per distrarre gli altri demoni mandò il suo maialino, che aveva una campanella legata al collo, a seminare scompiglio, e ne approfittò per rubare il fuoco infernale per farne dono agli uomini. In molte zone italiane, in particolare al Sud, la festa di Sant’Antonio Abate, per tradizione, è il giorno in cui si procede alla macellazione dei maiali.

Il “Gruppo Madonna Grande” è composto da: Costantino Bello, Domenico Bello, Alex Di Domizi, Nicola Di Nella, Giacomo Di Marco, Massimo Sappracone, Gabriele Centorame, Gianmarco Florio, Armando Cullay, Loris Antenucci e Manuel Antenucci.