Emodinamica, primi 6 mesi del 2022 senza garanzia di turni h24 a Termoli

La disposizione contenuta in una delibera firmata dal direttore generale Asrem Florenzano: sotto la lente la carenza di emodinamisti da poter trasferire dagli altri ospedali a Termoli

Anno nuovo vita vecchia per l’Emodinamica del San Timoteo di Termoli: da ieri, 1 gennaio, il servizio salvavita del Basso Molise non sarà garantito per tutti i turni di tutti i giorni.

E’ quanto stabilito con una delibera firmata dal direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, che porta la data del 31 dicembre 2021.

La delibera dell’Asrem

Nel testo viene, di fatto, messo nero su bianco di non poter trasferire altri medici dagli ospedali Cardarelli di Campobasso e Veneziale di Isernia al San Timoteo per la presenza di un numero appena sufficiente di operatori negli altri ospedali.

La conseguenza è presto detto: non si potranno garantire per i prossimi sei mesi i turni di Emodinamica in Basso Molise.

Nella delibera viene ricordata la struttura della sanità molisana con un Dea di I libello e due ospedali di base e che il quadro normativo nazionale comprensivo del Decreto Ministeriale 70 del 2015 prevede che ci sia una unità di emodinamica attiva h24 per un bacino di utenza tra i 300 e i 600mila abitanti.

Abitanti che non sono quelli del Basso Molise che in estate, quando aumenta la sua popolazione, arriva a 100mila abitanti.

Di qui la necessità di assicurare e garantire i turni al Cardarelli di Campobasso dove attualmente ci sono 4 specialisti emodinamisti e 11 cardiologi complessivi, appena sufficienti a garantire la turnazione e che quindi non possono essere trasferiti sulla costa.

Ci sono poi 8 cardiologi di cui un solo emodinamista ad Isernia e 7 cardiologi di cui due soli emodinamisti a Termoli.

Al San Timoteo servizio salvavita non ancora assicurato

Una situazione di grave disservizio soprattutto per il San Timoteo che è passato dall’avere quattro enodinamisti all’averne soltanto due il che non presuppone il mantenimento della turnazione tutti i giorni h24.

Il tutto nonostante la recente sentenza del Consiglio di Stato che ribaltava la chiusura disposta dall’Asrem. Da gennaio, però, il problema resterà lo stesso. Per una battaglia di sopravvivenza che in Basso Molise sta ancora continuando.