Eutanasia, referendum bocciato: “E’ una occasione persa per la democrazia”
Il commento di Matteo Fallica, promotore della raccolta firme in Molise, dopo la decisione della Consulta della Corte Costituzionale. “Noi non ci fermeremo”
“E’ una occasione persa per la democrazia”. All’indomani della decisione della Consulta della Corte Costituzionale di bocciare il quesito del referendum sul suicidio assistito, meglio conosciuto come eutanasia, anche in Molise le reazioni sono dure.
In regione, infatti, al pari di quello fatto in tutta Italia era stata portata avanti la raccolta firme per chiedere il referendum sulla Eutanasia.
Circa 3500, a fronte di 1milione 200mila firme totali, erano state raccolte in Molise per iniziativa di Matteo Fallica assieme all’associazione Luca Coscioni e a Marco Cappato.
“La sensazione questa mattina è che è stata una occasione persa per la democrazia”, ha affermato Fallica che attende di leggere il testo sulla bocciatura ma non riesce a nascondere il suo dissenso.
“Ho appreso con profondo rammarico la decisione della consulta che ha dichiarato inammissibile il quesito referendario – ha affermato – ma in ogni caso voglio ringraziare i cittadini molisani e quelli italiani che hanno firmato per il referendum”.
Una bocciatura che “un po’ era nell’aria” e che quindi non è arrivata proprio come una doccia gelata. “Nonostante le rassicurazioni del neo presidente della Consulta, Giuliano Amato, la bocciatura era nell’aria a fronte anche delle dichiarazioni del presidente emerito Gaetano Silvestri.
Noi però non ci fermiamo. Sono allarmato come cittadino italiano per la salute della nostra democrazia. La Costituzione parla chiaro – ha proseguito Fallica – non si possono indire referendum su tre temi: quello dell’amnistia e dell’indulto, quello del fisco e del bilancio e quello sui trattati internazionali.
Il tema dell’eutanasia, quindi, poteva rientrare tra quelli referendari. Si tratta di un pugno duro alla Costituzione ma crediamo ancora nella battaglia per il diritto di chi vuole l’eutanasia.
Certo, questo referendum avrebbe potuto aprire una stagione epocale per l’Italia ma troveremo il modo di rilanciare la battaglia con ancora maggior forza”.