Ex Cinema Adriatico, arriva la risposta del sindaco Roberti

“All’ex assessore Gallo è sfuggita qualche data. E se pure c’è stato un grande sforzo da parte sua per accelerare i lavori, è evidente che vi era una carenza progettuale della pratica”

“Forse all’amico ed ex assessore Gallo è sfuggita qualche data, infatti non ha inteso che l’architetto Ricci, tecnico di fiducia del privato, solo in data 10/02/2022 ha provveduto ad integrare la pratica in questione con le relative prescrizioni della Soprintendenza”.

Puntuale arriva la risposta del sindaco Roberti all’ex assessore Gallo sulla questione “Ex Cine Adriatico”.

“Quindi, se pure c’è stato un grande sforzo da parte sua per accelerare i lavori, è del tutto evidente che vi era una carenza progettuale della pratica. Sicuramente oggi dovremmo essere giunti a conclusione di tutta la procedura e quindi far sì che partano al più presto i lavori.

In riferimento invece al pagamento della Tosap, per chiarezza di esposizione l’amico Pino Gallo, peraltro valente commercialista nonché all’epoca dei fatti assessore all’Urbanistica, non dovrebbe avere dubbi nel condividere le motivazioni della sentenza provinciale sia per quanto riguarda la legittimazione della concessionaria, sia nel merito. 

 Infatti, la CTR n.556/18, a cui lui fa riferimento, ha riformato la sentenza di I grado favorevole all’Ente, ha annullato gli avvisi relativi agli accertamenti del 2010, 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015 perché la Mazal (società incaricata all’epoca dei fatti) li ha emessi senza consegnare il verbale di accertamento delle superfici imponibili al contribuente, quindi per carenza di istruttoria e senza motivare l’emissione con urgenza degli stessi avvisi. 

La sentenza n.73 del 2022, invece, precisa che il contraddittorio con la società ICA Creset è stato assicurato proprio con l’annullamento in autotutela delle annualita’ 2014 e 2015 richiamate appunto nella CTR n.556/18.

In conclusione poi, al riferimento che all’epoca dei fatti l’attuale vicesindaco avesse la delega al Bilancio, non mi risulta che gli accertamenti li faccia un assessore al Bilancio altrimenti sarebbe come chiedere all’amico Gallo, già assessore all’Urbanistica, come mai lui non abbia provveduto ad integrare la pratica in questione con le prescrizioni dettate dalla Soprintendenza.

Tanto era dovuto per opportuna conoscenza ed informazione dei fatti”.