Fiat, in partenza la produzione del motore ibrido. “E’ una boccata di ossigeno”

Richiamati 150 lavoratori dalla cassa integrazione. Guida (Uilm): “Si tratta del motore annunciato l’estate scorsa”. Il 3 febbraio confronto con il Governo per la Gigafactory

Da un lato la boccata di ossigeno con la nuova importante richiesta di motori ibridi GSE per la nuova Panda che consentirà a circa 150 lavoratori di uscire dalla cassa integrazione.

Dall’altro lato la continua incertezza per il settore dell’auto con l’annuncio di alcuni grossi esuberi di personale in alcuni degli stabilimenti più importanti della Penisola.

È un febbraio di luci ed ombre quello che si attende per la Fiat di Termoli. Dopo la visita dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, e la lettera dei sindacati molisani al Premier Draghi, si intravedono delle buone notizie.

Nel corso del Comitato Esecutivo di stabilimento che si è tenuto oggi pomeriggio, 1 febbraio, a Termoli, l’azienda ha annunciato una importante nuova commessa per il motore ibrido GSE che consentirà a 150 lavoratori di uscire dalla cassa integrazione che da settimane sta riguardando lo stabilimento.

“Si tratta indubbiamente di una buona notizia che regala una boccata di ossigeno – ha affermato il segretario regionale della Uilm, Francesco Guida – l’aumento di produzione del motore ibrido 1000 GSE è importante per due motivi: da un lato perché si tratta del primo aumento di volumi produttivi sulla Panda e perché riguarda da vicino proprio lo stabilimento di Termoli”.

Termoli che potrebbe essere interessata anche dalla produzione di una nuova vettura sempre con motore ibrido che dovrebbe essere presentata nei prossimi giorni.

Dalle indiscrezioni dovrebbe trattarsi di una sorta di mini suv che dovrebbe montare lo stesso motore ibrido portando ad un nuovo aumento dei volumi produttivi.

Il motore GSE rappresenta il passaggio all’ibrido che era stato annunciato l’estate scorsa ma mai effettivamente realizzato a Termoli.

A Termoli dovrebbe esserci anche una richiesta di ulteriori turni produttivi per il motore V6 in due fine settimana di febbraio.

Di pari passo, però, i sindacati stanno portando avanti ancora contatti con il Governo centrale per affrontare la questione del comparto auto che è in grossa sofferenza.

Il 3 febbraio a Roma si riuniranno le segreteria nazionali di Fim Fiom e Uilm e Federmeccanica in conferenza stampa con una richiesta urgente al Presidente del Consiglio e ai Ministri di Lavoro, Sviluppo economico e Transizione ecologica per “avviare al più presto una seria e concreta discussione per valutare insieme le iniziative da mettere in campo per il futuro del settore auto per evitare conseguenze occupazionali e sociali senza precedenti”.

Sulla Gigafactory stiamo ricevendo attestati di solidarietà e vicinanza da tante forze politiche e attendiamo il governo che voglia fare