Formazione continua per non far ‘scappare’ i cuochi: il nuovo progetto presentato all’Alberghiero
La scuola sarà anche protagonista alla Bit di Milano. Chimisso: “L’Italia deve recuperare il ruolo di paese che ha tratto forza dalle piccole e medie imprese”. Cotugno: “Termoli è il territorio da cui deve ripartire tutto”
Una formazione continua per i cuochi per dare loro ulteriori chance nel mondo del lavoro. E’ stato presentato questa mattina, 7 aprile, il corso nato dalla collaborazione istituzionale tra l’Alberghiero di Termoli, l’assessorato regionale al Turismo del Molise, l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo e la Federazione Italiana Cuochi alla presenza della preside dell’Alberghiero, Maria Chimisso, dell’assessore regionale Vincenzo Cotugno, del commissario dell’Aast, Remo Di Giandomenico e degli chef Massimo Talia, presidente regionale della Federazione Italiana Cuochi, e Maurizio Santilli, ambasciatore del gusto e docente dell’Alberghiero.
L’obiettivo è quello di pensare al mondo dell’hotellerie, del turismo e della ristorazione “che è un mondo importante – ha affermato la dirigente scolastica dell’Alberghiero, Maria Chimisso – l’Italia deve recuperare il ruolo di paese che ha tratto forza storica dalle piccole e medie imprese.
Non è pensabile rinunciare all’industria ma accanto al processo di sviluppo industriale deve esserci anche lo sviluppo del settore turistico”. Tradizioni culturali ed enogastronomiche devono andare di pari passo per rilanciare un settore che rappresenta una fetta importante del prodotto interno lordo nazionale ma che, a volte, è ancorato ad un concetto ‘passato’.
Di qui l’accordo alla base della formazione continua tra le istituzioni affinché si possa dare una chance a chi lavora nel comparto della ristorazione. “L’Alberghiero di Termoli è uno dei primi istituti di Italia ed è come una grande famiglia che porta avanti un progetto straordinario – ha affermato Maurizio Varriano – siamo qui per un progetto importante ed ambizioso che ha già visto decollare anche istituti in Puglia, Marche, Basilicata e Toscana.
Il dipartimento del turismo di Roma – ha proseguito Varriano – sta attenzionando molto il turismo enogastronomici e l’innovazione che deve andare di pari passo con la tradizione e la qualità. Il Molise ha l’83% della biodiversità naturale. Non possiamo depauperare i nostri prodotti eccezionali ma occorre che accanto alla tradizione ci sia anche l’innovazione. E in questo l’Alberghiero è una scuola di indiscusso valore”.
“Il turismo e la cultura per 10 anni sono stati un settore dimenticato che non aveva neanche l’assessore di riferimento – ha proseguito Cotugno – io invece ho preteso di rimettere mano al settore e dargli una sua importanza”.
Sotto la lente anche il ritorno in presenza del Molise alla Bit di Milano, la borsa internazionale del turismo che rappresenta una vetrina per la nostra regione. “Termoli è il territorio da cui deve partire tutto. Se riparte Termoli riparte il Molise”.
Il Molise sarà presente alla Bit con oltre 100 addetti ai lavori e oltre 40 amministrazioni comunali. “L’intuizione di tanto tempo fa di realizzare un istituto alberghiero a Termoli mi pare giusta” ha affermato tra le altre cose il commissario dell’Azienda di soggiorno e turismo, Remo di Giandomenico. “Questa scuola deve spingere l’università per creare un circolo virtuoso che porti fino alla formazione completa con i Master. Occorre però sostenere gli attori, alle imprese che hanno bisogno sia di aiuti economici che psicologici. Dobbiamo togliere le persone l’idea che qui non si può fare”.
Massimo Talia, invece, ha rimarcato l’importanza della “valorizzazione della figura del cuoco all’interno di un percorso formativo. Il 50% dei cuochi dopo il diploma lascia la professione – ha affermato ancora – e quindi è necessario lavorare sulla formazione scolastica”.
Maurizio Santilli, invece, ha voluto ribadire il concetto della concretezza dei progetti. Lo stesso Santilli sarà protagonista alla Bit in qualità di ambasciatore del gusto assieme ad una rappresentanza dell’Alberghiero.