Gestione teatro, scontro a Guglionesi. Il Pd: “La minoranza strumentalizza”
“Nel tritacarne dello scontro politico che a Guglionesi sta crescendo esponenzialmente in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno finisce persino il teatro per via della querelle per la ritardata concessione dello spazio culturale ai “Di(a)lettanti””.
E’ quanto affermato dai rappresentanti del circolo del Partito Democratico di Guglionesi. “Se è naturale rivendicarne l’uso per l’allestimento di uno spettacolo, tenendo però conto anche di alcuni limiti imposti dallo specifico Regolamento soprattutto in tema di onerosità o meno, non è affatto possibile nel contempo screditare le ultime stagioni teatrali per via del riscontro di un asserito scarso afflusso del pubblico.
Il metro della redditività è proprio del mondo delle imprese e giammai di un ente locale che ha tra i suoi innumerevoli compiti quello di far crescere il livello culturale della propria comunità con un’offerta variegata e contando su riscontri nel tempo.
Tale aspetto della polemica è pernicioso perché scredita persino il coraggioso tentativo del “Teatro del Loto” di scommettere sul territorio soprattutto attraverso una propria produzione teatrale. Nessuno di questi pur attenti osservatori si è chiesto invece dei costi esorbitanti che la Fondazione Molise Cultura (cioè la Regione Molise) affronta per la stagione del Teatro Savoia che riguarda solo la città di Campobasso.
In regione esistono pochi spazi teatrali che andrebbero sostenuti economicamente sia per le spese di gestione che per le programmazioni culturali nel corso dell’anno piuttosto che sperperare soldi per le sbandierate attività culturali estive per sagre e quant’altro.
E, come d’incanto, strumentalizzando la vicenda su questo terreno propizio per chi è aduso solo alla critica, una parte della minoranza irrompe sulla scena con una recita dallo scontato copione.
Il PD non può sottacere che per circa dieci anni costoro hanno gestito lo spazio teatrale attraverso un rapporto convenzionale con “Frentania Teatri” che non ha prodotto non solo alcuna fruttuosa semina, ma ha comportato l’impossibilità delle proiezioni cinematografiche per via del mancato acquisto del proiettore digitale tramite un apposito finanziamento regionale.
E che dire di altre esperienze come il laboratorio teatrale per ragazzi in vita solo grazie a lauti contributi oltre l’uso gratuito dello spazio?
E sul versante dell’Associazionismo costoro farebbero bene ad esternare le loro doglianze all’attuale Presidente del Consiglio Comunale che ha gestito tale settore prima di oltrepassare il “Rubicone”.
Il PD approfittando di questa chiamata in correità intende ricordare alla transfuga che venne eletta alla carica con i soli voti dell’attuale maggioranza e che le sue auspicate dimissioni sono dovute soprattutto perché non dimostra di garantire nel corso delle assisi consiliari il ruolo di terzietà che la carica richiede.
Il PD infine ritendo che sulla situazione del nostro paese abbiano inciso notevolmente gli accadimenti emergenziali degli ultimi anni non può sottacere come l’attuale esecutivo abbia ereditato dai due precedenti una situazione affatto paradisiaca (molti impianti disabilitati ecc..) con l’aggravante di una comunità fortemente divisa.
Pertanto il PD si sottrarrà a qualunque tentativo di trasformare una legittima dialettica politica in “caciara” in grado di generare divisività con l’intento di tornare più facilmente in auge dopo la sonora sconfitta elettorale subita, ma si dichiara al contempo pronto a confrontarsi con quanti hanno più a cuore le sorti della collettività rispetto alle proprie”.