Gigafactory, contratto di solidarietà a Termoli per predisporre il piano di riorganizzazione

L’accordo riguarderà 1207 lavoratori dello stabilimento bassomolisano con l’obiettivo di tutelare i livelli occupazionali nell’attesa di conoscere i contenuti dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Molise e Acc
Un contratto di solidarietà per consentire la predisposizione del piano di riorganizzazione dello stabilimento Stellantis di Termoli in vista della realizzazione della Gigafactory. E’ questo l’accordo che hanno raggiunto le cinque sigle firmatarie del Ccsl (Fim-Cisl, Fismic-Confsal, Uilm, Aqcf-r e UglM) e la Fiom-Cgil.
Il contratto di solidarietà riguarderà 1207 dipendenti sia nell’unità cambi che in quella del motore Fire. L’obiettivo è quello di tutelare i livelli occupazionali nell’attesa di conoscere i contenuti dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo economico, la Regione Molise e Acc in merito alla ricollocazione dei lavoratori Fca.
Si tratta di una proroga fino al 31 luglio che riguarderà appunto tutti i lavoratori che rientrano nel piano di riorganizzazione aziendale. L’azienda ha confermato l’investimento per la trasformazione dello stabilimento di Termoli in un nuovo impianto (Gigafactory), dedicato alla produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione, quali tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile, destinate ai veicoli elettrici a batteria». Le unità produttive motori e cambi dello stabilimento sono interessate attualmente dal contratto di solidarietà siglato il 5 maggio scorso, con decreto ministeriale del 24 maggio 2022, e riconoscimento della Cgis per contratto di solidarietà fino al 31.12.2022.
«In considerazione della necessità di predisporre il piano di riorganizzazione dello stabilimento di Termoli e nel contempo di fronteggiare gli effetti della complessiva situazione di mercato, nonché le repentine e imprevedibili mancanze di forniture di componenti di produzione essenziali, dovute alla perdurante crisi globale dei semiconduttori; stante l’esigenza di adeguare i flussi produttivi alla situazione e considerato che tale contesto richiede di gestire gli effetti della temporanea riduzione del fabbisogno di personale, quantificabile nel numero massimo di 719 lavoratori; avendo individuato nel contratto di solidarietà lo strumento idoneo alla gestione, anche al fine di attenuare le ricadute sociali conseguenti, le parti stipulano un contratto di solidarietà difensivo per il periodo dal 9 gennaio 2023 al 30 luglio 2023.
Viene disposta una riduzione dell’orario di lavoro, stabilita nella forma mensile, il numero degli addetti coinvolti è di 899 lavoratori nei motori e 307 nei cambi. Il numero massimo di riduzione viene stabilito in 719 e 246 per le due unità produttive. Sulla base del numero dei lavoratori indicati e del fabbisogno lavorativo, la percentuale massima di riduzione dell’orario di lavoro ordinario contrattuale sarà parti all’80% come media del personale interessato. Per ciascun lavoratore non potrà essere superiore al 90% nell’arco dell’intero periodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato.
Per esigenze organizzative, la distribuzione della riduzione di orario tra i lavoratori coinvolti nel Cds potrà avariare in ragione dell’andamento dei carichi di lavoro nelle singole aree e in relazione alle specifiche professionalità espresse, pur nell’ambito della media mensile complessiva qui concordata.
L’azienda conferma l’impegno per una equilibrata alternanza tra presenze e sospensioni dal lavoro compatibilmente con le esigenze aziendali e nel rispetto del principio della fungibilità dei profili professionali». Stante l’eccezionalità della situazione, in considerazione dell’attuale scenario di depressione della domanda e delle particolari criticità di fornitura, ai lavoratori interessati sarà garantita per il periodo e fatte salve situazioni personali specifiche, la maturazione dei ratei mensili dei relativi istituti contrattuali e di legge. Nei casi in cui, al fine di rispondere in maniera tempestiva e puntuale alle esigenze operative, si rendesse necessario soddisfare temporanee esigenze di maggior lavoro, l’azienda potrà derogare, anche in maniera non uniforme e quindi differenziata per dipendente, nel senso di una minore riduzione d’orario rispetto a quella determinata nel contratto o attraverso meccanismi di compensazione oraria plurisettimanale.
Durante il periodo di ricorso al contratto di solidarietà, anche al fine di contenere la riduzione d’orario e compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e operative aziendali, saranno esaminate eventuali opportunità di impiego del personale interessato presso altre unità produttive dello stabilimento di Termoli nonché presso altri stabilimenti o società del gruppo Stellantis, tramite i cosiddetti prestiti e distacchi che la direzione aziendale esaminerà con le Rsa dello stabilimento di Termoli. Qualora l’articolazione delle riduzioni d’orario, a seguito del monitoraggio costante che la società svolgerà sulla rispondenza alle esigenze operative e organizzative, si rivelasse non più congrua, si potrà attivare una revisione condivisa. Infine, l’azienda anticiperà il trattamento d’integrazione salariale per garantire la continuità del sostegno al reddito dei lavoratori”.