I consiglieri del M5S a Roberti: Termoli ha bisogno di un teatro comunale

Una struttura polifunzionale per le discipline artistiche dove tutti potranno vivere le emozioni che solo la cultura e lo spettacolo possono regalare. E per il momento tamponare con un ‘tendone’

Dalla musica, alla danza, dalla commedia al dramma, il palcoscenico ci penetra  lasciando un’emozione, sia che si tratti di una piccola rappresentazione che di un’immensa opera lirica.

La cultura ci rende liberi

Consente a ciascuno di noi di vedere il mondo da una prospettiva diversa, prospettiva spesso negata ai giovani d’oggi che vediamo relegati dinanzi ai cellulari o ai video games. Creare un’alternativa. Questo manca. Parliamoci chiaro.

Termoli cosa offre ai giovani il sabato sera?

I ragazzi hanno bisogno di stimoli. La loro intelligenza aperta a nuovi orizzonti, deve essere alimentata e noi adulti abbiamo il dovere di aprire loro le piste e renderle agevoli per una crescita sana e costruttiva.

Sono questi i dubbi e le domande dei consiglieri comunali di Termoli del M5S che invitano l’amministrazione ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per dotare la città costiera di un teatro comunale.

“Una struttura polifunzionale per le discipline Artistiche, Musicali e dello spettacolo dove tutti potranno vivere in prima persona le emozioni che solo l’arte può offrire.

Inoltre l’obiettivo è anche creare un tavolo permanente che coinvolga tutti i soggetti dell’ambito culturale, per studiare insieme idee, progetti, risorse e buone pratiche per favorire la cultura teatrale, musicale, artistica e dello spettacolo in ogni sua forma e dimensione.

Nell’attesa che questo progetto prenda forma e venga realizzato, chiediamo che l’amministrazione comunale provveda all’uso di un teatro tenda, anche con l’aiuto di sponsor, che venga usato per stagioni teatrali, musicali, saggi scolastici, saggi di danza ed ogni altra forma di spettacolo.

Noi vorremmo che nell’amministrazione e nella giunta comunale si formasse una precisa coscienza dell’arte considerata come una necessità collettiva, come un pubblico servizio alla stregua dei bisogni essenziali perché se il cibo alimenta il corpo, l’arte alimenta l’anima”.