La passerella che divide Rio Vivo, interpellanza del MoVimento 5Stelle
“Nell’ambito del Progetto POR FESR 2017-2020, il Comune di Termoli ha previsto un intervento che punta al miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio esistente con la valorizzazione delle aree di attrazione naturale di rilevanza strategica quali la spiaggia e il sistema dunale del litorale Sud di Termoli.
Fin qui tutto bene. Il problema nasce nella fase di esecuzione Infatti con i fondi europei è in fase di realizzazione una passerella in legno sulla spiaggia di Termoli zona di Rio Vivo lunga circa 330 metri, sopraelevata rispetto al piano spiaggia e di altezze diverse che nel punto più alto raggiunge i 70- 80 cm circa”.
E’ quanto affermano i consiglieri comunali del MoVimento 5Stelle di Termoli. “Tale passerella passa dinanzi a delle abitazioni ed è priva priva di accessi al mare per tutta la sua lunghezza tranne che per le due di entrata/uscita.
In sostanza chi per quel tratto di spiaggia vuole andare a prendere il sole o a farsi il bagno deve essere un esperto contorsionista, un acrobata o un atleta perchè o fa il salto in lungo sulla passarella o ci passa da sotto imitando la “limbo dance” a 30 cm da terra.
Per questo abbiamo depositato una interpellanza nella quale chiediamo al Sindaco e all’assessore competente di conoscere quale indirizzo politico è stato dato dall’attuale amministrazione, quale attività è stata messa in campo in fase di progettazione ed esecuzione dell’opera.
Chiediamo altresì di conoscere se ritengono l’attuale progetto della passerella funzionale alle esigenze dei cittadini termolesi e la motivazione del loro assenso o dissenso.
In caso di dissenso chiediamo di conoscere le motivazioni di un eventuale mancato intervento in fase di progettazione ed esecuzione ed infine di sapere se è intenzione di questa amministrazione intervenire sul progetto nel caso in cui ci sia ancora la possibilità di farlo, in che modo e per il conseguimento di quale risultato.
Il mare è una ricchezza che va valorizzata non interdetta!”.