L’Asrem sospende il primario di Anestesia e Rianimazione del San Timoteo dal 7 febbraio
Dopo la sospensione in via cautelativa da parte dell’Asrem nei confronti del primario facente funzione dell’unità di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Timoteo di Termoli, Giuseppe Germele, arriva il nuovo provvedimento a carico del primario firmato dal direttore generale dell’azienda sanitaria regionale molisana, Oreste Florenzano.
Il dg, interpellato dalla nostra testata giornalistica, per motivi di privacy non ha potuto confermare la sospensione cautelativa nei confronti del sanitario ma neanche smentire. La delibera a firma del direttore Florenzano è stata pubblicata nella giornata di ieri sull’albo pretorio dell’Asrem e, com si legge, sarà esecutiva da venerdì’ 7 febbraio.
La vicenda del medico no vax risale allo scorso novembre quando a sollevare il polverone fu un servizio della Tgr Molise della Rai che riportava conversazioni registrate nelle quali un primario, parlando con altri operatori sanitari in ospedale, si lasciava andare a dubbi e perplessità sui vaccini, abbracciando le teorie no vax.
All’epoca dei fatti il primario non aveva effettuato la seconda dose fermandosi solo alla prima inoculata il 18 maggio 2021. Questo, però, è contro quanto stabilito dalle normative che rendono obbligatorio il ciclo vaccinale per i sanitari per poter continuare a svolgere la mansione professionale nelle strutture sanitarie. Pena la sospensione dal lavoro e dello stipendio. Ed effettivamente a seguito della bufera mediatica il primario era stato sospeso in via cautelativa dall’Asrem insieme ad altri dipendenti dell’azienda.
Nel mentre era stato aperto un fascicolo da parte della magistratura con i Carabinieri del Nucleo Operativo Antisofisticazione che hanno indagato su quanto accaduto per capire se ci fosses una ipotesi di reato da parte del primario e anche da parte della stessa Asrem che avrebbe tardato a sospendere il medico. Anche l’Asrem aveva avviato un accertamento interno per vedere se ci fossero state mancanze da parte di chi avrebbe dovuto controllare all’interno dell’ospedale San Timoteo di Termoli.