L’ultimo saluto a Mimmo Farina: “Ascoltava e dava consigli, non lo dimenticheremo mai”

“Era capace di chiedere ed ascoltare e dava tanto aiuto nel suo modo di essere”. È così che don Timoteo Limongi ha ricordato Mimmo Farina, il 50enne termolese che ha perso la vita a 5 mesi dal drammatico incidente stradale che lo ha visto schiantarsi con la sua bici contro un tir in sosta lungo via Elba. Cinque mesi di angoscia, 5 mesi di sofferenza quelli di Mimmo ricoverato prima al Neuromed e successivamente presso il reparto di Rianimazione della Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo.
“Non sappiamo se li abbia fatti in lucidità – ha affermato don Timoteo durante l’omelia – ma se fosse così è stata ancora più una sofferenza per lui”. Tante le persone presenti questa mattina, 15 ottobre, nel corso dei funerali che si sono svolti presso la chiesa di Sant’Antonio a Termoli. Presenti alcuni rappresentanti dell’ordine degli avvocati e delle associazioni che lo hanno visto protagonista nel corso degli anni di attivismo politico e sociale lui che, da avvocato e giornalista, si è speso per tante battaglie della città. “Anche i giusti sono colpiti dalla sofferenza – ha proseguito don Timoteo – ma non è a causa della volontà di Dio perché Dio è per la vita non per la morte. Dio è debole verso chi soffre”.
E ancora un ricordo della vita di Mimmo “che è stata una continua testimonianza. Lo conoscevo bene – ha proseguito Don Timoteo – ci sentivamo spesso. Era capace di chiedere ed ascoltare dava tanti suggerimenti e tanto aiuto nel suo modo di essere. Lo affidiamo al cuore di Dio nella certezza che non sarà mai dimenticato e che l’amore di Dio non muore mai.