Nucleare a Termoli, Facciolla: no grazie, preferiamo l’energia green

Mentre l’Europa va in una direzione, l’Italia e il Molise prendono una strada diametralmente opposta. Il monito: noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte, creando situazioni che agevolino la transizione energetica
“Autorevoli rappresentanti del centro destra in diverse recenti interviste hanno dichiarato che sono favorevoli e possibilisti all’ipotesi dell’installazione di una centrale nucleare a Termoli”.
E’ l’incipit dell’intervento del segretario regionale del Pd, Vittorino Facciolla, che interviene sulla questione.
“E’ possibile secondo voi – continua – che mentre l’Europa e il mondo intero vanno nella direzione dell’energia green, delle fonti rinnovabili, dell’energia che può essere prodotta da fonti naturali quali luce, sole, acqua e vento, biomasse, l’Italia ed il Molise debbano andare in una dimensione diametralmente opposta e puntare sul nucleare?
L’Italia è ricca di fonti utili a produrre energia rinnovabile e questo favorisce la sua svolta green.
Negli ultimi anni la quota di energie rinnovabili all’interno dell’UE, in relazione al consumo lordo finale, è passata dal 9,6% (2004) al 18,9%.
I cinque paesi con la quota più elevata di energia da fonti rinnovabili (dati Eurostat 2018) sono Svezia, Finlandia, Lettonia, Danimarca e Austria.
L’energia solare fotovoltaica ha registrato un incremento in Italia nel 2021 con più di 1 milione di impianti fotovoltaici installati alla fine del 2021 è stata rilevata una potenza complessiva pari a 22,6 GW per un incremento rispetto al 2020 maggiore del 4%.
Il Molise – e così chiude Facciolla – può e deve fare la sua parte creando condizioni di contesto che, salvaguardando paesaggio e produzioni di qualità, agevolino concretamente la transizione energetica, coinvolgendo tutta la filiera che va dalle istituzioni e arriva fino al singolo cittadino”.