Nuovo esame di Stato, studenti in piazza: “Fanno finta che la Dad non ci sia mai stata”
Lo sciopero contro la decisione del Governo Draghi di tornare agli esami tradizionali di prima della pandemia: “Non siamo pronti. Con la didattica a distanza non abbiamo seguito il programma normale e non siamo pronti”. Sotto la lente anche la morte di Lorenzo durante l’Alternanza Scuola-Lavoro
“Dopo due anni di didattica a distanza tornare a fare l’esame in presenza come se nulla fosse non è possibile”. E’ quanto affermato dagli studenti di Alberghiero, Scientifico, Ragioneria, Classico, Agrario, Pedagogico, Industriale, Artistico e Nautico che questa mattina, 4 febbraio, si sono ritrovati in piazza Sant’Antonio a Termoli per protestare contro la decisione del Governo Draghi di riportare in presenza e con la tradizionale modalità anche della seconda prova l’Esame di Stato.
Una protesta che segue quella nazionale che tutti gli istituti superiori di Italia hanno organizzato per cercare di sensibilizzare la politica rispetto ai problemi della scuola.
“Si vorrebbe far passare il concetto che siamo tornati alla normalità ma così non è – hanno affermato i ragazzi in una manifestazione statica per rispettare la normativa anti Covid – ci sono ragazzi che hanno effettuato l’esame ridotto anche dopo soli 3 mesi di Dad.
A noi vorrebbero applicare l’esame normale dopo 3 anni di didattica a distanza e questo non è possibile. E’ stata una scelta presa sulla nostra pelle e senza neanche ascoltare il parere delle associazioni degli studenti”.
Sotto la lente anche la questione dell’alternanza scuola-lavoro che ha visto un ragazzo perdere la vita appena qualche manciata di giorni fa.
“Era uno come noi. Quello che è successo a lui poteva succedere a chiunque. Siamo obbligati ad effettuare l’alternanza lavorando gratuitamente per la scuola e non siamo tutelati. Tutto questo non è possibile”.
Abbiamo raccolto le loro voci durante la diretta della manifestazione di Piazza Sant’Antonio.