“Potenziare il San Timoteo prima della nascita del nuovo ospedale di Vasto”
L’appello del presidente del Comitato, Nicola Felice. “Finora la politica non ha dimostrato voglia di intervenire ma c’è ancora tempo”. E il 17 marzo nuova udienza al Consiglio di Stato per la sospensione del Pos
Da un lato la nuova richiesta di un “Decreto Molise” sulla scia di quello già fatto per la Calabria per il potenziamento della sanità pubblica.
Dall’altro lato il ripristino di tutte le unità operative complesse del San Timoteo per fronteggiare il potenziamento del San Pio di Vasto e garantire la sopravvivenza dell’ospedale bassomolisano.
E’ quanto chiesto dal presidente del Comitato San Timoteo di Termoli, Nicola Felice, durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, 23 febbraio.
“Chiediamo di ripristinare tutte le unità operative complesse del San Timoteo e bandire da subito i concorsi per tutti i primari a Termoli”, ha affermato Felice che ha rimarcato anche la situazione del pronto soccorso.
“Il pronto soccorso non è una unità operativa complessa. Florenzano dovrebbe subito ripristinarlo non come dipartimentale. Questa è l’unica soluzione che può consentire, prima che entri a regime il nuovo ospedale di Vasto, di programmare i nostri servizi.
Non possiamo bloccare la loro programmazione sanitaria – ha proseguito Felice – ma possiamo fare in modo di migliorare i servizi del San Timoteo per garantirci dei veri accordi di confine e non degli accordi di collaborazione come sono contenuti adesso nel piano operativo sanitario”.
Felice ha rimarcato le potenzialità del San Timoteo. “Noi abbiamo la struttura ma ci manca di potenziare il personale e la tecnologia dopo di che saremo paritetici per stabilire dei veri accordi di confine”.
Il Decreto Molise e il nuovo ricorso al Consiglio di Stato
“Ottenere un Decreto Molise – ha continuato Felice – ci consentirà di uscire dal piano di rientro e dal commissariamento e di riportare la programmazione sanitaria al consiglio regionale deputato al compito.
Nel raggiungere questo obiettivo non si salva la testa o la poltrona di qualcuno, si salva il Molise e i molisani. L’iniziativa – ha proseguito – deve essere sostenuta dall’intera classe politica, tutta unita: Regione, Province, Comuni, sindacati e associazioni di categorie”.
Per quello che, invece, riguarda il Patto per la Salute 2019-2021 “nella modifica del Decreto Balduzzi bisogna pretendere per il Molise le deroghe e le integrazioni che consentono di avere nei nostri ospedali almeno quelle specialistiche importanti che sono previste dal Dea di II Livello”.
In ultimo la questione del ricorso al Consiglio di Stato. “Abbiamo fatto i ricorsi che, però, non hanno avuto esito favorevole. Il 17 marzo ci sarà l’udienza davanti al Consiglio di Stato per la mancata sospensiva fondamentale per bloccare il Pos ed evitare la penalizzazione del San Timoteo”.