Punto nascita, Emodinamica e rete dell’emergenza-urgenza a Termoli: la diffida a Toma dalla Casa dei Diritti

In conferenza stampa Laura Venittelli, presidente e portavoce della Casa dei Diritti delle persone del Molise ha reso note le osservazioni presentate alla bozza sulla programmazione triennale della sanità pubblica nel Molise e ha annunciato di aver diffidato Toma
All’indomani della scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni al Pos 2022-2024, l’associazione Casa dei Diritti delle persone ha tenuto una conferenza stampa per annunciare le osservazioni presentate alla bozza sulla programmazione triennale della sanità pubblica nel Molise.
I contenuti delle determinazioni sono state rese note dalla Venittelli, presidente e portavoce della Casa dei Diritti delle persone del Molise e vertono principalmente, ma non solo, sul punto nascita dell’ospedale San Timoteo e sul servizio di emodinamica nel reparto di Cardiologia del medesimo presidio ospedaliero.
Ha parlato di Pos fuffa la Venittelli che con tanto di carte alla mano ha affermato: “Il Molise è commissariato dal 2007 per debiti sanitari e nonostante le tante risorse arrivate con l’emergenza Covid abbiamo ancora un deficit esagerato”. “Per quel che riguarda il San Timoteo -ha continuato- il nuovo Programma operativo della sanità doveva rimettere le cose in sicurezza con assunzioni di emodinamisti, doveva creare una rete del 118 moderna, con attrezzature adeguate. Queste sicurezze le aveva richieste anche il tavolo ministeriale tecnico di Roma lo scorso 3 agosto del 2022 ma nessun dato è pervenuto da parte di Toma al fine di mettere in campo iniziative adeguate per la rete emergenza-urgenza. Il tavolo tecnico lo ha chiesto, Toma ha risposto con la fuffa e noi lo abbiamo diffidato”.
Venendo alla questione del punto nascita del San Timoteo la Venittelli ha affermato: “Noi dobbiamo ringraziare i sindaci del territorio che hanno impugnato il provvedimento di chiusura. Ma questo non basta. Nella bozza di programma il punto nascita di Termoli non esiste più. Il tavolo tecnico ha chiesto a Toma cosa stava facendo per mettere in sicurezza i reparti dove avvengono meno di 500 parti l’anno. Abbiamo presentato delle osservazioni per il territorio del basso Molise guardando al centro di maternità che dovrà sostituire il punto nascita. Se sopprime il punto nascita noi ci rivolgeremo alle Procure”.
E ancora l’affondo della Venittelli: “Gli ospedali molisani si trovano in questo stato perché mancano 1280 figure. Mancano soprattutto i primari nei più importanti reparti. Ma chi ci viene in Molise con questa disorganizzazione, con un progetto senza futuro? E allora noi continueremo a diffidare Toma affinché venga garantito alle persone il diritto di potersi recare negli ospedali per curarsi”.