“Riprendiamoci la spiaggia!”, torna nel weekend a Termoli la campagna di Legambiente

Oltre ai volontari dell’associazione, coinvolto anche il comitato regionale Molise della Croce Rossa con il patrocinio del Comune di Termoli e dell’azienda Rieco

“Riprendiamoci la spiaggia!”: con questo slogan torna Spiagge e Fondali Puliti, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della Penisola, realizzata con il supporto di Sammontana (in qualità di partner principale), Biotherm e Gruppo Esposito, ed in collaborazione con Erasmus Student Network (ESN). Più di 70 le iniziative di volontariato, organizzate in 17 regioni, nel fine settimana che va dal 13 al 15 maggio e nel mese di giugno, tra cui quella di Termoli che coinvolgerà i volontari di Legambiente Molise, della Croce Rossa – Comitato Regionale del Molise ed ha il patrocinio del Comune di Termoli e dell’azienda Rieco.

Non solo raccolta di rifiuti. L’associazione ambientalista offre una fotografia nitida dell’emergenza rifiuti abbandonati sulle spiagge grazie all’indagine Beach Litter, una delle più grandi campagne di citizen science dell’associazione ambientalista basata su un protocollo ufficiale di campionamento e catalogazione dei rifiuti applicato su tutte le spiagge investigate dagli 834 volontari dei Circoli locali di Legambiente che hanno partecipato all’iniziativa: parlano chiaro i dati dell’indagine presenti oggi e raccolti su 53 spiagge di 14 regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto). Sono stati censiti un totale di 44.882 rifiuti in un’area totale di 271.500 mq.

Una media di 834 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia (8 rifiuti ogni passo) che supera ampiamente il valore soglia stabilito a livello europeo per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, cioè meno di 20 rifiuti abbandonati ogni 100 metri lineari di costa. La plastica si attesta essere, ancora una volta, il materiale più comune ritrovato, ben l’84% degli oggetti rinvenuti (37.604 sui 44.882 totali), seguita da 2.004 oggetti di metallo (4,5%), 1.920 di carta/cartone (4,3%) e 1.566 di vetro/ceramiche (3,5%). Inoltre, ben il 46% di tutti i rifiuti monitorati nell’indagine, riguarda i prodotti usa e getta, alcuni dei quali al centro della direttiva europea che vieta e limita gli oggetti in plastica monouso, a cui è dedicato uno speciale focus.