Riqualificazione di San Nicola, grido di protesta dei cittadini: “Attacco alla storicità dell’isola”
Non vanno giù i lavori di recupero per 20milioni di euro dell’isola delle Tremiti: presentato un esposto alla magistratura e una interrogazione parlamentare. Sotto la lente la scelta dei materiali non ritenuti conformi al valore della zona
Venti milioni di euro stanziati per la riqualificazione dell’isola di San Nicola, nell’arcipelago delle Tremiti, ma lavori che si sono trasformati in un “attacco alla storicità dell’isola stessa”. E un gruppo nato originariamente su WhatsApp “senza scopi politici” ma con “l’unico interesse che è il bene delle isole e la protezione del patrimonio storico e naturalistico di San Nicola”.
Non si arresta la battaglia del Gruppo Pro San Nicola, nato appunto sull’omonima isola, per difenderla dal progetto di riqualificazione che la sta riguardando. La goccia che ha fatto ‘traboccare il vaso’ è stato l’aver tinteggiato il muro dell’abbazia di un colore “diametralmente diverso da tutto il contesto, ma il problema ha radici molto più lontane e ci sta vedendo impegnati da mesi – ha affermato Mario Attanasio – il finanziamento è stato stanziato nel 2016 ma i lavori sono stati suddivisi in progetti diversi per l’ammontare complessivo di 20milioni di euro“.
Un progetto di riqualificazione che si sta portando avanti attraverso la centrale unica di committente che è stata realizzata insieme al Comune di Rodi Garganico che non va giù alla popolazione che si sta interrogando su come si stanno spendendo i soldi stanziati per il recupero e la valorizzazione della perla dell’Adriatico.
In particolare sotto la lente è andata a finire la scelta dei materiali e dei colori per il rifacimento dell’area portuale e di Corso Diomede anche per via dell’intonaco bianco utilizzato e della nuova pavimentazione che a detta dei residenti non sarebbe confacente ad un luogo di enorme valore storico come l’isola di San Nicola.
Di qui la decisione di formare prima un gruppo whatsapp e successivamente anche un comitato da cui è nata una petizione “firmata al momento da 500 persone”, un esposto alla Procura della Repubblica pugliese oltre che una interrogazione parlamentare presentata dai senatori Naturale, Donno, De Lucia, Montevecchi, Ferrara, Croatti, Agostinelli, Vaccaro e Trentacoste ai Ministri della Cultura e della Pubblica amministrazione con la quale si chiede “se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto riportato; quali iniziative di competenza intenda adottare per far luce sulla vicenda, sulla scarsa professionalità messa in campo per le necessarie attività di restauro del patrimonio culturale dell’Isola di San Nicola, sui ritardi nei relativi lavori e sulla necessità di maggiore trasparenza nelle procedure e nelle attività legate alle gare d’appalto per il progetto di rilancio e recupero dell’Isola San Nicola, affinché la stessa possa tornare a rappresentare il vero fulcro culturale delle Tremiti”.
“Io ho casa da 5 generazioni e San Nicola per noi è come il Santo Graal – ha continuato Attanasio – ci sono dei professionisti assieme a noi che stanno valutando e visionando tutti i progetti. I lavori sono iniziati a ottobre del 2021 e a novembre abbiamo già presentato il primo esposto.
Ora stiamo mandando dei telegrammi al Ministero per dare man forte a questa interrogazione. La senatrice Naturale lavora da due anni a questo progetto assieme a Nicola De Martino, cittadino e residente delle Isole Tremiti che da sempre si batte per la salvaguardia dei beni delle nostre isole”.