San Timoteo, parla un anestesista: “Non siamo ostruzionisti. Siamo delle vittime”

Lo sfogo di Giuseppe Pranzitelli dopo la nota dei sindacati dei chirurghi: “I fatti non sono esattamente come nella loro narrazione”
“I fatti non stanno affatto secondo la fantasiosa narrazione del sindacato dei chirurghi”. Ha affidato ad un post su Facebook il suo personale parere dopo la nota diffusa nei giorni scorsi dal sindacato dei chirurghi, Giuseppe Pranzitelli, anestesista al San Timoteo.
“I fatti non stanno affatto secondo la fantasiosa narrazione del sindacato dei chirurghi, che invece di voler risolvere i problemi e fare squadra, impulsivamente esacerba i toni e getta fumo negli occhi dell’opinione pubblica additando gli anestesisti come colpevoli e responsabili, anziché vittime di una situazione umanamente e professionalmente insostenibile.
Come si può affermare che abbiamo un “atteggiamento ostativo”?!? In queste settimane noi 4 anestesisti residui, sacrificando la nostra vita sociale e familiare, siamo a disposizione dell’Ospedale (e quindi della popolazione) per oltre 90 ore a settimana.
La nostra buona volontà e disponibilità verrà ulteriormente dimostrata dai fatti lunedì prossimo, nella riunione, già pianificata da giorni, tra tutte le figure sanitarie coinvolte nella gestione del blocco operatorio. Tutto il resto è fantasiosa, controproducente e anche irritante (data la delicatezza del momento) narrazione di parte, che lascia il tempo che trova..
Cari chirurghi, siamo dalla stessa parte! Non facciamo la guerra dei poveri! Se oggi non operate non è per ostruzionismo degli anestesisti, ma perché è impossibile garantire un altro anestesista la mattina per le routine operatorie. Ben vengano gli aiuti da Campobasso e Isernia, facendo i conti con le risorse che abbiamo qui, e non con la fantasia. Di questo ne parleremo lunedì. Abbiate pazienza e facciamo squadra”.