Sanità e Po 22-24, Puchetti: “Abbiamo diritto agli stessi livelli essenziali di assistenza”
Il primo cittadino di Larino dice la sua all’indomani dell’incontro tra i sindaci e il Commissario ad acta, Donato Toma. “Chiediamo l’azzeramento del debito sanitario e la deroga del Decreto Balduzzi”
Da un lato c’è la volontà espressa dal commissario ad acta per la sanità molisana, Donato Toma, di mantenere tutti i servizi presenti al San Timoteo anche nel Po 22-24.
Dall’altro lato c’è la preoccupazione che, una volta che il programma operativo arriverà sul tavolo di Agenas, “si sarà di fatto costretti a fare una scelta in base ai fondi che si hanno a disposizione”.
E’ quanto ribadito dal sindaco di Larino, Pino Puchetti, all’indomani dell’incontro che il Governatore Toma ha avuto con i sindaci del Basso Molise. Un incontro al quale Puchetti non ha potuto partecipare, costretto in isolamento a causa della positività al Covid.
Resta, però, la preoccupazione per quello che si sta vivendo in Basso Molise ecco perché Puchetti torna a chiedere “l’azzeramento del debito sanitario e la deroga al decreto Balduzzi” oltre che “una decisione dal punto di vista politico su come si vogliono investire questi 600milioni di euro a disposizione del Molise.
Una cosa è sicura – ha proseguito – vanno garantiti gli ospedali pubblici e c’è bisogno che la sanità in Basso Molise sia di qualità soprattutto considerando che noi non abbiamo a disposizione le strutture private che hanno Campobasso e Isernia.
Il consiglio regionale deve esprimersi sulla questione, non può continuare a dire che non è competente in materia. Se Agenas metterà dei limiti sulle prestazioni erogate il commissario e il consiglio regionale cosa decideranno di fare?
Noi siamo per il mantenimento di un ospedale di qualità a Termoli. Bisogna anche ricordare – ha proseguito Puchetti – che dal piano Frattura in poi il Basso Molise ha perso la metà dei posti letto che aveva a disposizione.
Si è passati da 320 posti letto per acuti tra Larino e Termoli a meno di 200 sulla sola Termoli ma bisogna pensare a soddisfare le esigenze della popolazione che fino ad ora è stata trattata come una popolazione di serie B.
Noi abbiamo diritto ad avere gli stessi livelli essenziali di assistenza delle altre zone del Molise. Non ce l’abbiamo con nessuno ma vogliamo essere rispettati”.