Sanità, “La ‘partita’ per la salute pubblica non si vince così”

Il commento del consigliere regionale M5S Molise, Valerio Fontana, dopo l’esito del bando Asrem finalizzato ad assumere 23 medici tra anestesisti e rianimatori
“Nei giorni scorsi -si legge in un commento di Valerio Fontana, consigliere regionale M5S Molise, è stato reso pubblico l’esito del bando Asrem finalizzato ad assumere 23 medici tra anestesisti e rianimatori. Ma ciò che oggi viene reclamizzato come risultato raggiunto, è più che altro un caso esemplare dell’incapacità di risolvere la carenza di personale medico, uno dei problemi principali della sanità molisana. A questo bando sono risultati idonei in 16 di cui 1 specializzato e 15 specializzandi che, in quanto tali, possono operare soltanto se affiancati da un tutor come previsto per legge. L’attività del medico in formazione specialistica, infatti, non è né può essere sostitutiva del personale medico di ruolo. Certo, data la grave carenza di personale sanitario esistente in Molise, queste assunzioni sono importanti. Anestesisti e rianimatori sono figure tra le più richieste in Italia anche perché si sono dimostrate indispensabili in pandemia e sono altrettanto indispensabili sia in un sistema di hub e spoke sia per la rete dell’emergenza-urgenza.
Quindi è certamente positivo fornire a questi medici la possibilità di formarsi nel tempo e diventare effettivi un domani nei nostri ospedali. A meno che non se ne vadano. Ecco, questo è il problema: non solo Asrem non trova medici, ma quando ci riesce, spesso è incapace di trattenerli. Lo scorso anno, infatti, 4 anestesisti ad alto livello di specializzazione si sono licenziati da Asrem per passare alla sanità privata, in seguito al NO del direttore generale ad una loro richiesta in ambito lavorativo. Un danno gravissimo per la nostra sanità.
Del resto, l’avviso pubblico di cui parliamo offre un semplice contratto a tempo determinato a conferma di una triste routine che disincentiva i giovani medici a venire in Molise. L’Asrem è incapace di andare oltre i contratti temporanei e così impedisce al nostro sistema sanitario regionale di strutturarsi sul piano del personale medico, con evidenti ricadute in termini di servizi. Già, perché il punto è proprio questo: la carenza di personale comporta servizi insufficienti ai bisogni dei cittadini e difficoltà alle strutture sanitarie. Di fatti l’esito di questo bando mantiene sotto pressione i reparti di Terapia intensiva degli ospedali pubblici di Campobasso, Isernia e Termoli che già operano con poco personale. E in questo modo la “partita” per la salute pubblica non si vince”.