Sanità, Rete della Sinistra in piazza. Pronta l’assemblea pubblica: “Ecco cosa chiediamo”

Tre punti programmatici che riassumo “quello che abbiamo già chiesto in decine di comunicati ed iniziative” e sotto la lente un’unica richiesta: quella che la sanità molisana torni ad essere funzionale.
Si chiama “Il silenzio uccide” ed è l’assemblea pubblica che è stata organizzata per martedì 23 alle 18 presso la gradinata della chiesa di Sant’Antonio a Termoli da Rete della Sinistra. A presentare la manifestazione è stata la consigliera comunale Marcella Stumpo.
“Gli eventi di questa estate e le richieste di tanti cittadini – ha affermato la Stumpo – ci hanno indotto a riprendere dal vivo l’attività. Abbiamo deciso di usare il nome il silenzio uccide perché il vero problema della sanità è anche l’indifferenza che hanno molti cittadini. Riteniamo che stare zitti non sia un bene ecco perché abbiamo chiamato a raccolta anche cittadini e associazioni che si stanno occupando della sanità”.
Obiettivo, quindi, è quello di riprendere il discorso sanità “partendo dal basso con iniziative pacifiche che ripetute sul territorio possono servire ad orientare le scelte sulla sanità.
I nostri tre punti sono chiari: immediata esigenza di una campagna di assunzioni a tempo indeterminato per farle risultare attrattive e per riparare la voragine di medici e personale che manca ma da finanziarsi non con i fondi regionali, visto che siamo sprofondati di altri 5milioni di buco, ma con fondi extra. Siamo nella situazione in cui la vita è a rischio e la magistratura si deve muovere dove si mette a rischio la vita delle persone si deve intervenire. Noi chiediamo che si riporti in condizione di funzionare il sistema sanitario con fondi extra sta alla regione.
Il secondo punto è l’indizione immediata di concorsi per i primari: deve finire lo schifo di persone che vanno in pensione dopo 20 anni da facente funzione i reparti hanno bisogno di primari.
Il terzo punto è che se ne vadano quelli che hanno provocato lo sfascio e si riparta da zero con persone competenti che abbiano la possibilità di ricostruire il nostro sistema sanitario. Non si può sperare che un medico anche giovane possa venire qui sapendo che nel reparto di cardiologia di Campobasso a stento si fa un elettro cardiogramma non è ipotizzabile”.