Sanità, sindaci sul piede di guerra. “Non arretreremo di un passo”

Definiti i prossimi passaggi per cercare di tutelare il San Timoteo: “Terremo in seduta permanente la conferenza dei primi cittadini e chiederemo anche la convocazione di un consiglio regionale a Termoli per discutere del tema. Siamo stanchi di assistere a rimpalli di responsabilità”

“Non arretreremo di un passo”. È questa l’intenzione dei sindaci del basso Molise dopo la riunione che si è tenuta nella serata di ieri, 4 marzo, in sala consiliare a Termoli. Sotto la lente il futuro del San Timoteo e della sanità sulla costa dopo il summit con il commissario ad acta, Donato Toma, che si era concluso con un nulla di fatto.

“Mancata volontà di risolvere i problemi”

Sotto la lente dei sindaci è andata a finire anche la mancata volontà “da parte della politica nazionale, regionale, della struttura commissariale e della dirigenza Asrem – hanno affermato i sindaci – di risoluzione delle problematiche connesse alla precarietà della situazione sanitaria in atto ormai da troppo tempo, senza che siano state avanzate, da chi di competenza, proposte serie per garantire un’assistenza sanitaria – terapeutica e diagnostica – degna di questo nome.

Il Basso Molise ha una popolazione di oltre 100.000 abitanti che triplica nella stagione estiva, senza contare che il nucleo industriale di Termoli vanta oltre 100 aziende produttive, tre delle quali multinazionali del settore chimico, cosiddette ad “elevato rischio potenziale”.

Questi due dati – continuano i primi cittadini – sono più che sufficienti per comprendere come il territorio basso-molisano abbia necessità di avere un ospedale, il San Timoteo di Termoli, operativo h24/365 giorni all’anno, che sia un presidio ospedaliero in grado di garantire tutte le prestazioni specialistiche ordinarie, che peraltro ha negli anni addietro sempre assicurato, con ottimi risultati.

Siamo stanchi, in conclusione, di assistere a rimpalli di responsabilità o peggio alla omissione nelle scelte. I nostri ospedali, in generale, stanno attraversando un periodo difficilissimo, aggravato dalla pandemia”.

Assunzioni, queste sconosciute

“Serve immediatamente – hanno continuato i sindaci – un piano assunzionale per garantire anche i livelli minimi di assistenza sanitaria, servono reparti gestiti da Primari che assicurino una accurata gestione dei reparti.

Saremo pronti, noi Sindaci, come sempre, a dare il nostro di contributo di idee e proposte sostanziali, poiché siamo i primi e più attenti conoscitori dei nostri territori, delle sue necessità, delle sue debolezze, ma anche delle sue infinite risorse, umane e professionali”.

Consiglio regionale convocato a Termoli

I primi cittadini, quindi, sono intenzionati a tenere convocata la conferenza dei sindaci in modalità permanente e a richiedere la convocazione di un consiglio regionale a Termoli per discutere del futuro dell’ospedale.

Convocheremo, a stretto giro, una riunione plenaria, cui saranno invitati tutti i consiglieri regionali, i parlamentari molisani, la dirigenza Asrem ed i comitati civici per cercare di trovare insieme la via da percorrere per la risoluzione della crisi sanitaria in atto. Ne va della dignità della nostra Regione, della Sua gente, della Sua storia”.