Sanità, sospesi interventi chirurgici al San Timoteo, l’appello di Felice ai privati: “Mandateci anestesisti”

Il presidente del Comitato San Timoteo, Nicola Felice, lancia la proposta a Toma e alle strutture sanitarie private di sopperire alla mancanza di anestesisti nel nosocomio termolese con un accordo tra le parti
A poche ore dall’imminente provvedimento da parte di Asrem e commissario Toma di sospendere, fino a data da destinarsi, gli interventi programmati nelle sale operatorie dell’ospedale San Timoteo di Termoli a causa della mancanza di anestesisti oramai ridotti all’osso arriva la proposta del Comitato San Timoteo Termoli. E’ il presidente Nicola Felice a proporre, così come già fatto con il punto nascita di Termoli, una collaborazione tra professionisti. Se all’epoca, però, veniva proposto un accordo di confine con il vicino ospedale San Pio di Vasto (in attesa degli accordi di confine) ora il comitato propone di virare completamente sulle strutture sanitarie private molisane. “Proponiamo di chiedere alle strutture private di dare disponibilità di anestesisti e di qualche altra figura professionale che ci riportino a garantire al San Timoteo gli interventi chirurgici programmati in sala operatoria così da ridurre anche le lunghe liste d’attesa. Bisognerebbe dunque fare un accordo tecnico-economico con un impegno di spesa, definire i costi, ma innanzitutto vedere se c’è la disponibilità dei privati a offrire personale a tempo determinato. Noi vogliamo essere fiduciosi e sperare che questo appello venga accolto favorevolmente dal Commissario e presidente della regione Molise, Donato Toma e dalle strutture sanitarie private.”. “E poi -ha concluso Felice- questo accordo potrebbe valere non solo per gli anestesisti ma anche per altri specialisti visto il rischio che prossimamente si potrebbe ripresentare con il servizio di Emodinamica al San Timoteo”.