Soldi spariti dal conto, molisani nella rete dei truffatori

Due colpi andati a buon fine, altri sventati grazie all’attenzione degli utenti. In occasione del Safer Internet Day gli esperti: non siate pigri, cambiate spesso password e tenete gli occhi aperti

Può cascarci chiunque. Anche chi, come il vostro cronista, tiene maniacalmente sotto controllo mail, profili, sms e diffida puntualmente di chiamate che arrivano da numero sconosciuti e da voci più o meno suadenti che prospettano chissà quali fortune.

Eppure a cadere nella rete di abili truffatori sono in tanti, soprattutto persone anziane ma anche molisani che a cuor leggero offrono a pirati informatici le chiavi d’accesso del conto corrente.

Il fenomeno delle truffe online e telefoniche è in preoccupante aumento.

Sempre più spesso, infatti, la Polizia di Stato sui profili sociali sensibilizza la cittadinanza a prestare massima attenzione.

Nonostante ciò negli ultimi giorni almeno due termolesi sono caduti nella rete: in un’occasione dal conto sono spariti mille euro, nell’altra per fortuna poche centinaia di euro. Ma, sono numerosi i tentativi che fortunatamente sono stati smascherati.

A segnalarli per lo più pensionati, i più colpiti da questo odioso fenomeno. Difatti proprio durante la pandemia, l’aumento delle truffe online ha interessato in maniera sempre più preoccupante coloro che hanno poca dimestichezza con le tecnologie digitali.

La tecnica dello spoofing.

Ultimamente, lo stratagemma più utilizzato è lo spoofing, tramite il quale il truffatore, modificando l’identificativo telefonico, si spaccia per impiegato di banca e con la scusa di fornire supporto digitale, installa un pericoloso malware (virus informatico) nel telefono del malcapitato, rubando di conseguenza dati sensibili.

A questo punto il gioco è fatto: l’hacker prende possesso del nostro conto corrente e può addirittura ripulirlo.

La raccomandazione è prestare sempre molta attenzione e di contattare, quando si sospetta di truffa, la propria banca.

Tanti anziani cadono nel tranello, che spesso porta ad un danno economico non indifferente, oltre che ad un danno psicologico. Può capitare, infatti, che per vergogna, la vittima non denunci la truffa o il raggiro subito.

Safer Internet Day, gli esperti avvertono: “Proteggete le password”

Nella giornata del Safer Internet Day, che cade oggi 8 febbraio, è importante ricordare come la sicurezza in rete passi in primo luogo da una serie di comportanti responsabili che tutti noi dobbiamo mettere in atto.

Scegliere password non banali in grado di proteggere i nostri dati.

Eppure, incredibile ma vero, la password più comune sembra essere ‘12345’ e molti utenti credono ancora che ‘Password’ sia una parola sicura.

Questo accade per lo più a causa della pigrizia degli utenti. Infatti, pare che imporre l’uso di password complesse allontani in modo permanente tra il 5% e il 10% degli user, che semplicemente non vogliono preoccuparsi di inventare e ricordare qualcosa di complicato.

Questo fa sì che, per non spaventare potenziali clienti, nessun proprietario di un sito web imponga regole più stringenti per la scelta delle password.

A tal proposito gli esperti suggeriscono di utilizzare password diverse per ogni sito su cui ci si registra, di applicare l’autenticazione a due fattori ai passcode e, osservano, molti siti ora offrono questa funzione come passaggio di sicurezza secondario.