“Totale approssimazione nella gestione della sanità”, Roberti tuona contro Toma
Dopo l’incontro con il Commissario ad Acta convocata la conferenza dei sindaci. “Anche se arrivasse il decreto come la Calabria chi lo dovrebbe gestire? Dopo due anni non riescono a far riaprire un bar”
È un Francesco Roberti sul piede di guerra quello che anticipa la riunione della Conferenza dei Sindaci convocata dopo l’incontro avuto questa mattina, 4 marzo, con il Commissario ad Acta per la sanità, Donato Toma.
Sotto la lente il futuro del San Timoteo appeso sempre più ad un filo anche e soprattutto alla luce della realizzazione del nuovo ospedale di Vasto. “Abbiamo ribadito la nostra insoddisfazione rispetto a quello che sta succedendo. Siamo amareggiati perché dopo due anni si pensa ancora al Decreto Balduzzi che penalizza solo il San Timoteo in una regione dove a causa del Covid c’è stato il maggior numero di morti in rapporto agli abitanti”.
Roberti puntualizza anche sui 12 milioni che dovrebbero arrivare grazie al PNRR che serviranno solo per dei lavori strutturali “ma cosa ci facciamo se non ci sono i medici da mettere nei reparti? Stessa cosa per Isernia dove vogliono realizzare una struttura ma senza avere personale”.
E se gli si chiede quanto potrebbe essere utile un Decreto Calabria applicato al Molise è caustico: “darebbe respiro alla situazione ma chi lo dovrebbe gestire? Vedo totale approssimazione nella gestione della sanità. Dopo due anni non sono riusciti a fare riaprire un bar e non sono in grado di battere i pugni con Roma e far capire che chi paga dazio sono solo i cittadini che saranno costretti ad andare a curarsi fuori aumentando la mobilità passiva e di conseguenza il deficit. È il cane che si morde la coda”.
