Trasporto pubblico urbano, il j’accuse della Stumpo: “Toni trionfali fuori luogo”

“I toni trionfali delle dichiarazioni rilasciate in questi giorni dall’assessore ai lavori pubblici Ferrazzano e di quelle apparse sul sito del Comune di Termoli appaiono veramente fuori luogo a chi conosca nei dettagli la vicenda di questa ennesima finanza di progetto, iniziata con la precedente amministrazione e regolarmente portata avanti dall’attuale”.

E’ questo il commento di Marcella Stumpo, Rete della Sinistra, sul nuovo trasporto pubblico locale.

“Ci sembra dunque opportuno chiarire ai cittadini i punti che non vengono menzionati nella cosiddetta rivoluzione del trasporto pubblico.

La finanza di progetto in questione è stata oggetto di attenzione in diverse commissioni consiliari, anche se come da copione non tutti i documenti richiesti sono stati forniti e molte nostre domande hanno avuto risposte a dir poco evasive.

Come Rete della Sinistra abbiamo comunque fatto acquisire agli atti una lunga memoria in cui si motiva la nostra totale opposizione a questo progetto.

A questa memoria hanno fatto seguito molte iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione, e la realizzazione di video sul parco, prima che la pandemia ci rinchiudesse tutti, ostacolando gravemente il nostro lavoro come opposizione consiliare.

Vogliamo quindi ora riprendere i motivi di questa contrarietà: tralasciando le varie irritualità del progetto in sé, che appare più adatto ad un appalto che ad altro, e la nostra ferma convinzione che la finanza di progetto non serva affatto a tutelare l’interesse pubblico, resta la realtà dei mezzi circolanti in città, vecchissimi, in cattive condizioni, inquinanti, di grandezza non adeguata al servizio in una piccola città, per lo più vuoti e poco utilizzati.

Ebbene, l’ammodernamento dei mezzi tanto sbandierato in questi giorni avverrà comunque con contributi pubblici, specificamente con i fondi del PNNR, e manca qualsiasi riferimento riconversione all’elettrico e all’uso di mezzi di piccole dimensioni. Per non parlare del fatto che l’aumento delle corse trionfalmente annunciato si limita per ora a 4 corse in più su due linee (!)

Ci si vanta poi dei 61.000 chilometri di percorrenza che la ditta offrirà gratuitamente ai cittadini; trascurando però di precisare che non si tratta di mera generosità, ma di qualcosa che Larivera è tenuta a fornire perché per subentrare alla ditta vincitrice della gara ha dovuto adottarne il piano, che prevedeva appunto questa offerta.

MA ciò che è del tutto inaccettabile è la cessione ventennale del parco comunale, bene comune per eccellenza, ad un privato, con la scusa della “riqualificazione” (parolina magica della quale bisogna diffidare, sempre), consentendo abomini come la costruzione di 300 stalli di parcheggio nell’unico polmone verde della città, facendone così una realtà abnorme, crediamo unica al mondo, un’area verde dove si va con le auto: il trionfo della mobilità sostenibile, davvero. E con l’abbattimento inevitabile di chissà quanti alberi.

E che dire della piscina, la cui copertura prevederebbe (usiamo il condizionale perché il progetto dettagliato pare non esistere, o almeno a noi non è stato dato) non un tetto qualsiasi, ma la costruzione di una struttura con palestra, ristorante, sala conferenze? Insomma una bella colata di cemento nel verde, da aggiungere allo scempio dei parcheggi.

Troppi punti oscuri, totale assenza di interesse generale, scelte discutibilissime e nocive per l’ambiente e per i cittadini, nessuna attenzione alla mobilità sostenibile né tanto meno alcuna intenzione di limitare l’uso delle auto e di rendere veramente efficiente il trasporto urbano: non pretendevamo l’efficienza milanese, le pensiline con i display che ti consentono di sapere quanti secondi

dovrai aspettare, la totale riconversione all’elettrico; ma nemmeno meritiamo questo contratto ventennale dove il vantaggio del pubblico è completamente assente.

Come Rete della Sinistra consideriamo dannosa per la collettività questa finanza di progetto nel suo insieme; ribadiamo la nostra ferma opposizione, e invitiamo i cittadini a manifestare soprattutto in difesa del parco di Termoli, un bene che appartiene a tutti e che sta per essere snaturato e oltraggiato.

Siamo pienamente consapevoli della difficoltà tragica dei tempi che stiamo attraversando: non lasciamo però che questa condizione di emergenza sia occasione per mettere a tacere le voci critiche che ancora possono alzarsi in questa città. E devono essere le voci dei cittadini che hanno a cuore la democrazia, quella fatta di scelte trasparenti, discusse, condivise”.