Turismo e ambiente, Gianfagna e Salvatore (PD) presentano le loro proposte

Turismo esperenziale, mare ed entroterra da valorizzare e la sottoscrizione del protocollo di Slow Food tra i cavalli di battaglia delle candidate al Senato e alla Camera nel collegio uninominale
Presentare le proprie proposte per un turismo “che sia sostenibile e che vada da turismo a pacchetto a turismo esperenziale investendo sul lavoro e sulla formazione”. Allo stesso tempo puntare sulla necessità di rispettare “e valorizzare le varie aree del nostro bellissimo Molise che, unite alle eccellenze enogastronomiche possano fare del Molise un vero laboratorio”.
E’ quanto affermato da Rossella Gianfagna e Alessandra Salvatore, rispettivamente candidate al collegio uninominale del Senato e alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale del Molise che hanno tenuto questa mattina, 17 settembre, una conferenza stampa al porto turistico di Termoli.
Sotto la lente due dei temi portanti del programma del Partito Democratico: l’ambiente e il turismo. Due temi che tornano ad essere sempre più di stretta attualità alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi nelle Marche. “Il Covid ha fatto sì che il Molise tornasse a vivere e ripartire grazie al turismo – ha affermato Rossella Gianfagna – ecco perché vogliamo presentare delle proposte per un turismo che sia il più possibile sostenibile investendo sul lavoro e sulla formazione che sono i punti nevralgici del nostro programma”.
“Quello che è successo nelle Marche ci porta a riflettere sugli effetti dei cambiamenti climatici – ha continuato Alessandra Salvatore – 30 anni fa hanno fatto ai ragazzi la promessa, che poi si è rivelata vana e tradita, di rispettare l’ambiente e il nostro mare va tutelato e salvaguardato. La speranza è anche quella che i parchi del Molise, in particolare il parco delle Morge, si aggiungano alla lista dei parchi presenti in Italia”.
Una conferenza stampa che è stata anche l’occasione per i candidati del centrosinistra per sottoscrivere la dichiarazione a favore della tutela del suolo molisano e per la produzione di energia pulita da realizzare nella nostra regione nel rispetto dell’ambiente.
In particolare con la loro firma Vittorino Facciolla, Rossella Gianfagna, Alessandra Salvatore, Caterina Cerroni e Giuseppe Cecere si sono impegnati ad impedire che la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici in Molise avvenga su terreni fertili vocati alla produzione e all’allevamento e ad impedire la costruzione di impianti per la produzione di energia attraverso la fissione nucleare nel rispetto dei risultati referendari del 1987 e del 2011 con i quali la maggioranza dei cittadini italiani ha espresso la propria contrarietà a questo tipo di impianti.
“Siamo a conoscenza delle richieste per istallare pannelli fotovoltaici su circa 2000 ettari di terreni agricoli feritili, spesso irrigui, collocati nel Basso Molise – ha dichiarato Vittorino Facciolla – ma questo si può evitare e allo stesso tempo si può produrre energia pulita installando quegli stessi pannelli sui circa 36.000 ettari di terreni classificati come non agricoli oppure creando parchi eolici off shore al largo della nostra costa senza arrecare alcun danno alla collettività”.
“La nostra società ha assolutamente bisogno di energia ma vi è il forte sospetto che attraverso scelte sbagliate si voglia convincere l’opinione pubblica che non esistano reali alternative all’utilizzo dei combustibili fossili o, peggio ancora, alla produzione di energia da fonte nucleare – spiegano i referenti Slow Food nel loro documento -. Non è un caso che questa campagna elettorale è stata aperta con dichiarazioni di importanti esponenti politici a favore della costruzione di centrali nucleari. E, ancora una volta, uno dei siti dove ubicare un impianto nucleare viene individuato nel Molise, a Termoli”.