Un libro per non dimenticare Giulio Rivera e gli uomini della scorta di Aldo Moro

L’iniziativa a 44 anni dall’attentato di via Fani. “La memoria è indispensabile per formare le nuove generazioni”

Una corona di alloro deposta sulla tomba di Giulio Rivera e un incontro per presentare il libro “Gli eroi di via Fani” che racconta le storie degli uomini della scorta di Aldo Moro che hanno perso la vita nell’attentato di via Fani.

Un momento per ricordare e non dimenticare dei veri e propri eroi. E’ stato Maurizio Liberatori, dirigente della sezione anticrimine della Questura di Campobasso, a ricordare il senso importante della giornata.

“Un momento significativo di grande importanza. Ricordo sempre come mi è stato insegnato che per fare questo lavoro dobbiamo ricordare.

La memoria è importante. Vedere le divise che cadono per la difesa delle istituzioni lascia sempre un vuoto nel cuore”.

Un vuoto che può essere riempito solo con il ricordo e la memoria “per raccogliere gli elementi che ci possono consentire di continuare a fare il nostro dovere di cittadini e di padri di famiglia”.

Un’opera di ricordo e di memoria da portare avanti anche attraverso il libro scritto da Filippo Boni. “Questo libro – racconta il giovane autore – è nato da una promessa fatta a mio padre prima che morisse. Lui aveva conosciuto Francesco Zizzi agente di scorta e mi ha promesso che avrei fatto un viaggio nelle vite degli agenti di scorta.

Ho viaggiato per cercare familiari, amici e luoghi di nascita degli agenti che non sono mai stati ricordati all’interno del volume uscito nel 2018.

Il viaggio significa mantenere vivo il senso del ricordo. Negli ultimi 44 anni Aldo Moro è stato ricordato in 3mila libri. Gli uomini della sua scorta mai. E questo non è giusto. Le vite hanno tutte lo stesso valore”.